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  • David Monachesi

Intervista alcolica (3° e ultima parte)

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Giochiamo con l'intervista! Sì, ma per l'ultima volta. Il protagonista dell'ultimo appuntamento con l' "Intervista alcolica" non poteva essere che il marchio "Hops&Hope". Dal modo in cui ha avuto origine fino a considerarne i concetti di base: un'ultima carrellata di domande, interrogativi, aneddoti e curiosità messi a disposizione da Giambattista e Netelia.


 

D. Giambattista, come è nata l'idea di gestire un'enobirroteca? R. Quasi per caso. Sia io che Netelia volevamo mettere da parte le nostre precedenti professioni, pensare a qualcosa di diverso da fare. In un primo momento abbiamo considerato l'ipotesi di aprire un punto vendita per animali, ma poi ci siamo ricreduti.


D. Quindi si potrebbe dire che si sia trattata di una scelta quasi spontanea?

R. Sì. All'inizio si era pensato ad un'enoteca. Solo in un secondo momento, parlando tra di noi, abbiamo deciso di coinvolgere anche il mondo delle birre artigianali.


D. Un mondo, questo, spesso lasciato in secondo piano. Vero? R. Purtroppo è la verità. Ad eccezione dei pub, io e Netelia abbiamo avuto molte difficoltà a trovare negozi appositamente rivolti agli amanti delle birre artigianali. Per questo motivo il nostro esercizio rappresenta una novità nel maceratese.


D. Netelia, come mai avete scelto il marchio "Hops&Hope"?

R. Si tratta di un gioco di parole. La parola "Hops" in inglese indica il fiore del luppolo; "Hope" invece vuol dire speranza. Quindi è un'etichetta che richiama le nostre passioni (simboleggiate dai disegni del luppolo e della vite), ma anche il desiderio di una rinascita professionale e interiore.


D. Molto interessante. Quali sono i concetti alla base della vostra attività?

R. Ce ne sono diversi. Innanzitutto la qualità. Ogni prodotto che è possibile acquistare da Hops&Hope è stato da noi selezionato attentamente. Poi bisogna considerare la ricercatezza e la tipicità dell'offerta. Ma non soltanto: sia io che Giambattista vogliamo far conoscere al nostro pubblico le piccole produzioni artigianali (marchigiane e non). Un universo prezioso, che deve essere valorizzato. D. Giambattista, fra i prodotti in vendita da Hops&Hope ce ne sono alcuni di cui vai particolarmente fiero? R. Di tutti, indistintamente. Se li abbiamo scelti è perché crediamo nelle loro caratteristiche.


D. Ok, ma se dovessi parlarmi di un prodotto in particolare? R. Non è semplice. Posso, però, dirti che sono orgoglioso di avere a disposizione quattro tipologie di caffé, diverse per tostatura, varietà e miscela.


D. Netelia, tu invece di cosa sei orgogliosa? R. Anche per me vale lo stesso discorso di Giambattista. Mi preme, però, sottolineare il fatto che Hops&Hope abbia dato particolare attenzione ai Presidi Slow Food. D. Un esempio di Presidi Slow Food presenti in negozio? R. La cicerchia. Ma anche le mele rosa dei Monti Sibillini e il caffé Harenna.


D. Molto bene... A questo punto credo proprio di aver esaurito le mie domande. Giambattista e Netelia, avete un' ultima raccomandazione da fare? Non so, un consiglio conclusivo da rivolgere agli utenti... R. Non resta altro che invitare i lettori a venirci a trovare direttamente in negozio. Ci sono tanti bei prodotti ad aspettarvi! Vi assicuriamo che non ve ne pentirete!


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