GiambattistaDamiani
E se il calice di vino fosse come il tuo nuovo amico?
Il titolo può suonare strano, ma leggendo capirai il perché di questa provocazione. Giorno per giorno la degustazione del vino sta diventando la normalità , il concetto di bere il quartino della casa sempre più in abbandono a favore di bottiglie più o meno di qualità . Sempre in più ristoranti c'è il sommelier o comunque una figura informata sul vino ed i suoi abbinamenti.
Gli esperti del mondo del vino creano spesso descrizioni mirabolanti, con tecnicismi sconosciuti ai più. Scrivono poesie sul calice in degustazione e paragonano il vino alla pittura e all'arte in generale.
Troppi fronzoli, troppi giri di parole per descrivere quello che dovrebbe essere solo un buon amico che ti fa compagnia in un momento di relax, di festa e anche di malinconia.
Immagina di uscire con un tuo amico che per la prima volta ti presenta Giacomo una persona che non conosci e inizia con questa descrizione: Stasera si unisce a noi Giacomo un mio caro amico di Visso, ha 31 anni, capelli scuri, occhi castani e statura media, pesa circa 70 kg è simpatico e socievole.
Quale sarebbe la tua reazione?
Scapperai a gambe levate sperando che il tuo conoscente abbia confuso una pillola per un'altra e che il giorno successivo sia in condizioni migliori.
Invece il giorno dopo lo incontri di nuovo e ti invita ad uscire ma questa volta c'è Renato e la descrizione è più o meno questa: Conosci Renato? È il mio amico di Recanati sai quello che si erge dal suolo all'altezza di un metro e ottanta, corporatura equilibratamente importante dalla chioma bionda e occhi color cielo all'imbrunire. Il suo carattere è un mix tra l'eleganza raffinata con tratti irrequieti e l'apertura mentale dell'uomo di mondo che non dimentica le sue radici.
Che fai a questo punto?
Cerchi il sindaco del paese più vicino che possa ordinare un TSO immediatamente.

Ecco, ora riportiamo il tutto al calice che berrai nelle prossime sere, per prima cosa per bere vino non bisogna essere esperti, il vino deve essere un assoluto piacere, quindi anche se non sei esperto è giusto che tu goda del miglior vino.
Il vino deve essere ogni volta come un buon amico, ci sono gli amici fedeli quelle bottiglie che già conosci e bevi con piacere e poi ci sono Giacomo e Renato i vini che ti presenta il sommelier o l'addetto al vino di turno.
Che te ne fai delle mirabolanti descrizioni? Nulla.
Il vino che ti viene proposto è un come il tuo nuovo amico, sta a te scoprire se ti sta simpatico, se c'è sintonia e se la prossima volta vorrai ancora la sua compagnia. A volte può essere spiritoso e frizzante, altre acido come uno yogurt andato a male, altre volte introverso oppure può essere l'amico giusto al momento giusto.
Sta a te bevitore decidere, senza il condizionamento delle più disparate descrizioni ed è qui che entra in gioco il vero esperto di vino che senza troppi paroloni saprà consigliarti l'amico più adatto a te!
Se per la serata vuoi un amico silenzioso che ti ascolti troverà il calice più adatto a te per meditare, se invece vuoi far baldoria arriverà per te un calice fresco e frizzante!
Se deve spiegarti perché un vino è buono ha già fallito! Un po' come se qualcuno dovesse farti per forza piacere una persona che non ti sta simpatica.
Gli amici dovrebbero essere pochi, ma buoni. Proprio come il vino. Bere meno per bere meglio, e soprattutto senza ubriacarsi di descrizioni, poesie e anatemi.